Flavio Almerighi Gioielli Rubati 93: Felice Serino – Biagina Danieli – Jonathan Varani – Greta Rosso – Alice Salvo – Anna Maria Bonfiglio – Nadia Alberici – Alessandro Chiesurin.

Luna Park

ride la piccola Margot
alle smorfie del papà che si rade
“suvvia ti porto alle giostre” e
lei s’illumina di gioia e
poi a cavalcioni sulle larghe spalle
nella fantasmagoria delle luci

un po’ ci si attarda
nell’aria ancora calda di fine settembre
riverbera una miriade di
stelle negli occhi innocenti
mentre le nasconde
il resto del viso una montagna
di zucchero filato

di Felice Serino, qui:
https://questallumaredanima.wordpress.com/2020/05/18/luna-park/

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Tacita

Le ragioni delle mie rughe,
Nelle pieghe dello spazio-tempo,
Sono le parole urlate,
I dolori e i coltelli,
Morte e amore.
Ogni giorno più profonde
Scavano percorsi
Che la mia anima conosce
E il mio cuore alimenta.
Allo specchio, li osservo tacita
Con la triste consapevolezza
Che il mio tempo va.

di Biagina Danieli, qui:
https://biadoit.wordpress.com/2020/05/20/tacita/

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[contrappasso]

L’attimo è vendetta
sul tempo, la tetra
non può spostarsi

un uomo non ricorda più
il suo nome

in un angolo un bacio
sorprende una bocca

dall’altra parte del mondo
una piantina ha smesso
di crescere

le mie ciglia si abbracciano:

sono solo
quando vedo queste cose.

© Jonathan Varani 21.05.2020

[cose che non avrei dovuto scrivere]

qui:
https://tremoridinchiostro.wordpress.com/2020/05/21/contrappasso/

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Lo strappo

Io sono dodici
la bambina senza prodigio
il combattimento muto.
Fammi luce nel libro,
piccola lanterna degli anni:
fammi luce pulita.
-Chi ti manda?-
Il prodigio.
Nelle scatole allineate
che non contengono nulla.

di Greta Rosso, qui:
https://strepitio.wordpress.com/2020/05/14/lo-strappo-22/

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I suoi occhi

ora sei dinanzi a me,
finalmente i miei occhi
incontrano la tua luce
perchè ti sei nascosta?
desideravo i tuoi raggi
non coprirti
certi umani
ti hanno raggiunto
mentre io
mi limito a osservarti
cosí luminosa
quasi dimenticavo
quanto sei bianca
piena e colma
riempi il buio
ti farei uno scatto
per farti durare
vivere per sempre
silenziosa
se parlassi
mi avresti promesso
il suo riflesso
ma dove sta?

di Alice Salvo, qui:
https://lafigliadipascoli.wordpress.com/2020/05/06/i-suoi-occhi-2/

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Notte dell’Ascensione

Ecco che nella notte dell’Ascesa
mia madre mette i petali di rosa
in acqua nel catino sul balcone
sì che domani se ne lavi gli occhi
per devozione e per riconoscenza.
Io che non ho più rose a benedire
Metto a macerare solo le spine.

di Anna Maria Bonfiglio, qui:
https://www.facebook.com/anna.m.bonfiglio?__tn__=%2CdCH-R-R&eid=ARBsLyi2q9xiact90Wg92teSaj8eFaQnJeo_WRRArT9cdUgoFnVxDYJXJERH9qwJRakM6pV61ca-q2Lt&hc_ref=ART07Ev8eBiSq8kV6Fi-Kjam0yHIUTghkdyBoZ6oGfhNzP_QLDlZtMFbtWw9GlNzXbE&fref=nf&hc_location=group

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PIENA DI COMPLETEZZA

Di ligustro sanno le stanze
La meraviglia doppia i pensieri
l’immersione
il profumo bianco
punge anche le api

piena di completezza
come fossi stagione
mi mancava
dalle narici al cervello
la voluttà dei fiori

la pregnanza
è facoltà del caso
ti sboccia diafano
un nutrimento.

di Nadia Alberici, qui:
https://sibillla5.wordpress.com/2020/05/24/piena-di-completezza/

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Lutto

Trascinate dal vento,
gelide correnti invernali
mi sbattono a terra.
Alberi spogli empatizzano coi sospiri.
Calano, i becchini, le parole morenti.
Lascio. Poche righe.
Lieve sorriso accennato
in punta di piedi.

di Alessandro Chiesurin, qui:
https://sporepoetiche.wordpress.com/2020/05/27/lutto/

Scomposta resilienza

mi trasfiguro
di vermiglio colore
rosa che nasce
tra le ortiche
petali sfioriti
il vestire
inebriante profumo
di mare e sale

la chioma inchina
allo scirocco che s’abbatte
si spoglia d’amore
sono schiaffi
resiliente e scomposta
obbedisce
di spine taglienti
affila devozione

all’alba carpisce
la primigenia beltà
di un sole tiepido
per destino risorto

BD

Anzio 30 maggio 2020


il conto

questa vita è una puttana

si dà e poi ti presenta il conto

e non puoi e non vuoi

contrattare sul prezzo

paghi e basta

con il sangue e il sudore

con le lacrime asciutte

che graffiano e invecchiano

ma la desideri ancora

e la notte dopo

nel buio della tua camera

la fotti ugualmente

e sai che lo farai

nello stesso identico modo

per l’eternità.

BD

Anzio 28 maggio 2020

bevo e brindo

bevo alla mia solitudine

sostanza della mia esistenza

Bevo alle mani che non mi sfiorano

agli occhi che non mi guardano

al testosterone che non ho

alla menopausa che arriverà

alla mia follia

alla mia inquietudine

Bevo e brindo

a chi non mi ama

a chi ho cacciato e disconosciuto

Bevo brindo e benedico l’oblio

che mi accoglie benevolo

tra le sue fumose stanze

e mi coccola

come padrone gentile.

BD

Anzio 28 maggio 2020