Non servono parole, solo “grazie Carlo”.
Fin da bambino la musica è stata per me gioia e liberazione. La madre che mi
nutre e che mi consola. Isola di pace lontana da tutti in cui rifugiarsi, eppure capace di avvicinare.
Se mi guardo indietro non riesco a immaginare come sarebbe stata la mia vita senza musica, ma sicuramente più misera e minima di quello che è stata.
La chitarra è sempre stato il tramite, lo strumento principe con il quale riesco a comunicare empaticamente. Qualcuno potrebbe dire forse l’unico, ma questa è un’altra storia.
E’ bello poter afferrare la chitarra, abbracciarla e sfiorarla con le dita come fosse un’amante, oppure, altre volte, stringerla e la percuoterla con rabbia. Quante emozioni. Eppure alla fine è solo una cassa con un buco e sei corde sopra. Sei corde che non mi impediscono di essere dentro te.Carlo Botti
“Dentro te” di Giorgio Signorile tratto dalla raccolta “Racconti di primavera” edito da Orpheus