perché è passato

Ho scavato tunnel profondi
con le mani
a morsi
per trovare risposte
per risolvere un perché.

Ho combattuto
fino alla sconfitta
per un momento di pace
per galleggiare a morto
su acque placide e calde.

Ho passato notti insonni
sigaretta dopo sigaretta
fumo che sale
verso un cielo pieno di stelle
per ascoltare il silenzio.

Ho pianto di nascosto
per una carezza
per un bacio
per un attimo di tenerezza
ho sciolto i nodi.

Ho amato
forse troppo
non rimpiango
ma piango
perché è passato.

BD

Anzio 30 aprile 2021

Ninna nanna

Mi confondo

Nella notte.

Appesa ad una stella
Mi dondolo e canticchio
Una ninna nanna,

Coperta per il tuo freddo,
Cuscino per i tuoi pensieri.
Abbandonati al sonno.

Domani notte canterò

Ancora per te.
Alza gli occhi al cielo
Cattura il punto

Mi ritroverai li.

BD
Anzio 29 aprile 2021

lobi frontali

non sarà bere fino a sfasciarti le ossa
che farà tornare indietro i tuoi passi
i lobi frontali sono due e te ne senti duecento
contenitori di una coscienza senza scienza
contenitori di un dolore che punge e taglia,
spillo e lama, sputa sangue chi ama
a cercare trovare e professare
infiniti ed eternità, alla fine un chissà
certezze come mosche in un pugno chiuso
pronto inesorabilemente all’uso
rilutato, un occhio pesto
un circolo vizioso, solo un pretesto
rimettere in moto il cuore dolente
per sentirsi alla fin fine un demente
che parla straparla a gran voce
per rimuovere i chiodi da cristo in croce
spogliati e vivi, zittisci l’ansia
senti com’è fine quest’aria
butta giù l’armadio, gira nudo
ama e stai muto
servono solo pochi battiti del cuore
per scatenare l’inferno e il calore
del fuoco sacro che preme
per diffondere il seme

BD

Anzio 28 aprile 2021


Bbona Libberazzione

A Pà,

So du anni, oggi. Bona Libberazzione. Ce tenevi a sto ggiorno. E ce sei pure morto. Poi dici er destino.

Qui se la cavamo.

Le berve stanno bbene e puro se nun lo dicono, te pensano sempre. Quanno c’è stavi tu era più semprice. Aò faccio quello che posso.

Me piacerebbe fumamme na sigaretta nsieme a te, fori ar barcone mentre se guardamo le stelle, zitti zitti pe non disturbà l’universo. Te ricordi quante vorte l’avemo fatto? Era er nostro momento speciale. Nostro.

Vorrei arivedé quer sorisetto tuo, malandrino e scojonato. Na presa per culo dalla voce tua. L’occhi che rideno.

O so che stai a pensà, t’ho cresciuto forte, co le gambe bbone, cammina e nun sta a rimuginà che puro da qua te do na mano e te vojo bbene.

E vabbè io vado ma te c’ho ner core, sempre, annamo nzieme.

Saluteme Mamma e dije che pure lei me sta ner core.

Ciao Pà.

BD

Anzio 25 aprile 2021